Maria e Giuseppe adorano Gesù, allietato da due angeli musici e da un terzo posato sul tempio che accoglie la Sacra Famiglia. In secondo piano, stanno il bue e l’asino e, sullo sfondo, l’annuncio ai pastori.
La provenienza del dipinto murario è rintracciabile in una scritta sul retro del telaio: “Per ordine e a spese di Sua Ecc. Monsignor Agostino Gaetano Riboldi Vescovo di Pavia, quest’affresco già esistente nella Chiesa di Copiano, venne riportato su questo telaio da Valentino Bernardi, via S. Alessandro 6 – Bergamo. Aprile 1900”.
Lo stile riconduce al clima classicizzante del primo Cinquecento pavese e al pittore Bernardino Lanzani, che nei primi decenni del secolo operò con la sua fiorente bottega in diversi cantieri di Pavia, tra i quali spicca la Cappella del Salvatore del monastero femminile di Santa Maria Teodote, oggi sede del seminario. In questo ciclo, sono le scene della vita e passione di Cristo ad offrire i confronti più pertinenti per il nostro affresco. Nel Compianto, per esempio, i sacri personaggi condividono con l’angelo suonatore di violino l’inclinazione patetica del volto, i tratti rotondi dei lineamenti, i grandi occhi abbassati, l’espressione soave. Il Compianto è stato attribuito a un estroso allievo del Lanzani, il Maestro delle Storie di Sant‘Agnese, che deve il suo nome al ciclo della Vergine romana dipinto in San Teodoro verso il 1519. Nella Natività di Gesù databile al 1510-15 circa, ricorda l’anonimo pittore anche la solenne architettura del tempio, raffigurato dal basso verso l’alto con le colonne sormontate da capitelli in bronzo, quasi una firma ricorrente. Il Maestro è probabilmente da identificarsi con Ziliolo Mezzano, allievo di Bernardino Lanzani originario di Castel San Giovanni, nel piacentino.
Iscrizione su cartiglio: ANONCIO VOBIS GAVDI[VM] MAGNVM
Il restauro eseguito nel 2024 dalla dott.ssa Silvia Mantica è stato reso possibile grazie al contributo dell’8xmille alla Chiesa Cattolica.